#Sicurinmoto
#Sicurinmoto è una nuova rubrica che ho deciso di creare per aumentare la sicurezza in strada quando si viaggia in un gruppo, e perchè no… per alcuni versi, anche quando si viaggia da soli.
Ecco 9 Consigli che potrebbero aumentare e migliorare la sicurezza durante i tuoi viaggi in moto.
1) Conteggio presenti, raccolta numeri di telefono.
Avere tutti i contatti dei partecipanti permette di ottenere numerosi vantaggi, uno di questi è relativo all’organizzazione del giro, mentre uno è relativo alla sicurezza. Creare un gruppo Whats App per condividere la posizione di tutti e intervenire in modo tempestivo se necessario oltre avere sempre sottocchio tutto il gruppo. Un vantaggio non da poco quando si parla di minuti di intervento.
Oltre questo non sarebbe male individuare medici, meccanici e conoscere le skill del gruppo così da fare richieste più dirette. Ricordiamoci per uscire in gruppo non vuol dire (solo ) andare a dimostrare chi ne ha di più, ma vuol dire condividere qualche ora della nostra vita con qualcuno, imparare a conoscersi potrebbe rivelarsi più interessante di quanto si pensi.
2) GPS sempre acceso
Alcuni della vecchia scuola come me faticano a comprendere che quando esci con un gruppo e organizzi un giro, sentendoti responsabile per chi decide di seguirti, vuoi e devi avere sempre sott’occhio la situazione e la posizione di tutti.
Per questo motivo, tenere il GPS attivo, permette di ritrovarsi più facilmente soprattutto se si condivide con Whats App la posizione con gli altri compagni di viaggio.
Se si smarrisce il telefono si può rintracciare con trova l’app di google “Trova il mio telefono” che permette anche di riprodurre un suono o bloccare il dispositivo e resettarlo. Mentre con alcuni programmi che lavorano bene in Back Ground come Glympse si può creare un vero e proprio gruppo che permette di conoscere la posizione ma anche di effettuare la navigazione verso la posizione di uno dei membri.
3) Impostare un capo e una coda del corteo e una “staffetta”.
Scopo: Permettere al gruppo di avere dei riferimenti oltre i quali non muoversi. In genere davanti sta chi ha organizzato, o chi è più esperto e abile alla guida, a riconoscere i problemi sulla strada e indicarli dietro o conosce la strada.
In coda resta in genere chi ha un passo più lento e se possibile ha comunque un po di esperienza alla guida, se possibile in compagnia di un gregario con cui condividere parte della strada. Questi non può lasciare nessuno dietro di lui e contattare all’occorrenza la testa del corteo in modo tempestivo.
La “staffetta” invece è rappresentata da colui che grazie ad abilità ed esperienza si ferma agli incroci e poi raggiunge la testa o la metà del gruppo per fermarsi poi al prossimo incrocio indicando i cambi di direzione del corteo. Le abilità non sono inferiori di chi guida il gruppo, anzi spesso sono richieste abilità di guida superiori. Quindi quando si individua la “staffetta” che vuol passare davanti, bisogna farsi da parte e non dare gas per tenerlo dietro o ostacolarlo!
Se agli incroci non si trova la staffetta ad aspettare, vuol dire che il corteo ha proseguito dritto.
4) Fermarsi agli incroci
Può capitare che per sgranchirsi un po le braccia e le gambe, oltre che i pistoni, qualcuno decida di voler andare avanti e precedere il gruppo.
Nessun problema, si sta solo uscendo in gruppo, non si tratta di un motoraduno organizzato dove non si deve stare ne dietro l’ambulanza ne davanti a chi ha organizzato.
Basta seguire alcune buone norme. Se si precede il gruppo è come se si diventasse la testa del gruppo, quindi:
- fermarsi ad ogni incrocio, e attendere gli altri con il motore acceso.
- indicare eventuali problemi a chi ci sta dietro.
- non esagerare con il gas tenendo sempre un po di assi nel manico.
- Se si nota che il gruppo tarda molto verificare se vi sono problemi e/o tornare indietro a controllare.
5) Ognuno tiene il suo passo e la sua andatura
Se necessario, cedete il passo.
Non è una gara, quindi il passo di ognuno va rispettato. Se volete essere accolti pur andando più lenti, lasciate spazio a chi ne ha un po di più . Per cui, se notate che qualcuno vi sta molto incollato, recupera lo spazio che vi divide in breve tempo, vi punzecchia da dietro, probabilmente ne ha di più ma non gli lasciate modo di superare in sicurezza, quindi è bene che alla prima occasione, vi facciate un po da parte, molliate un filo il gas e gli consentiate di eseguire un sorpasso in sicurezza.
6) Creare un gruppo più omogeneo possibile
Man mano che ci si conoscono i compagni di sella, se non si gradisce quel tipo di andatura, piuttosto che creare problemi durante il giro e/o non far sentire adeguati chi partecipa alle uscite, si può impostare un gruppo di amicizie per ogni andatura che si decide di tenere (passeggiata, giro turistico, mgp), così da non infastidirsi a vicenda.
Ovviamente si sarà consci dei rischi, degli oneri e delle difficoltà che ogni gruppo comporterà.
7) Siate un riferimento per chi vi segue
Cercate di trarre informazioni da chi vi precede in modo da aumentare la vostra sicurezza nella guida e di conseguenza anche la sicurezza generale del gruppo, imparando a stare insieme.
Per esempio se vedete un pericolo segnalatelo a chi vi segue, così da evitare che anche lui debba affrontarlo come un completo imprevisto.
Per poter trarre il massimo vantaggio da chi ci precede, bisogna che le moto abbiano caratteristiche più simili possibile e per fare questa valutazione bisogna quindi prendere alcune informazioni a monte:
- modello della moto e sue condizioni meccaniche e ciclistiche
- condizioni delle gomme
- modo di guida simile
8) Niente manovre azzardate
La sicurezza per se, per il gruppo e per chi non c’entra nulla con la nostra passione o il nostro giro, sta al primo posto.
Niente sorpassi azzardati o senza visuale piena. Questo vale anche e soprattutto per la percorrenza di curva, non si invade l’altra corsia senza visibilità completa e certa. Non esistono sorpassi a sentimento, o con la sensazione che non stia arrivando nessuno o con la presunzione di sapere che in quella strada non passa mai nessuno.
Il consiglio più grande che posso darvi è che se vi capitano compagni di viaggio simili, meglio restare a casa! Il rischio maggiore è che vi coinvolgano in un incidente, un altro rischio è che coinvolgano altri guidatori ignari e vi rovinino la giornata per prestare soccorso, il rischio minore è che si facciano male loro e comunque vi rovinino la giornata. Quindi meglio soli che…
9) No ai cambi di direzione o inversione di marcia improvvisa
Un altra manovra azzardata è rappresentata dal cambio di direzione o inversione improvvisa.
Prima di cambiare direzione assicurarsi che tutti abbiano compreso cosa state per fare, che siano fermi, che vi abbiano visto e che abbiate segnalato a dovere e fatto comprendere le vostre intenzioni! Causare una caduta di un compagno di viaggio perchè gli avete tagliato la strada e ha frenato per non tagliarvi in due, sacrificando se stesso e il proprio mezzo per non mandarvi all’ospedale o peggio, equivale a che lo avete fatto cadere Voi. Per come la vedo io… il minimo che possiate fare è aiutarlo a riparare il mezzo.
10) Non siete in pista
Non si chiude la strada agli altri in “staccata”.
Non Siete in pista, non è una gara, la gente che finisce fuori strada non ha una ripartenza dal via, spesso si trova alla parola fine! Scusate la franchezza, ma non mi è capitato solo una volta di essere stato chiuso all’esterno rischiando la pelle e salvandomela solo grazie ad anni di esperienza e molta fortuna.
Quindi, mentre si segue qualcuno è buona norma lasciargli spazio di percorrenza e restare in una traiettoria dove un nostro errore di valutazione o una frenata o una eventuale caduta, non lo coinvolga. Questa posizione in genere è rappresentata dalla linea di percorrenza più esterna rispetto a quella del compagno, non quella interna.
Tenetevi sempre qualche asso nel manico.
Non date sempre il massimo, sia in percorrenza di curva, che nella guida. Può capitare che qualcuno invade o prende larga la curva e in quel caso dovrete avere margine. In strada non vi sono vie di fuga o un accogliente prato se sbagliamo la “staccata” o se la prendiamo larga.